Luxury Hospitality Conference 2023: tra lusso e tecnologia
Il mercato del lusso oggi
A livello globale, i consumatori alto spendenti oggi sono circa 400 milioni. Un’ampia porzione di questi si distribuisce tra Cina, India, Corea del Sud e Sud America e il numero è destinato a raggiungere i 500 milioni entro il 2030. Non c’è da sorprendersi quindi se il comparto del lusso, nel mondo e anche in Italia, è in fiorente espansione.
Così come in altri paesi, anche in Italia il 60% degli acquisti di lusso avviene nell’ambito del settore turistico. Nel nostro Paese, il turismo di lusso costituisce il 3% del totale ma si stima che, da solo, l’1% dello stesso generi il 25% del valore totale del turismo nazionale.
Nuovo target, nuovo concetto di lusso
A fronte dei numeri in crescita, l’età media del consumatore, invece, si abbassa: l’identikit del target si sposta dal cinquantenne europeo o statunitense, verso il venticinquenne asiatico. Sono infatti circa 200 milioni i giovani consumatori alto spendenti localizzati solo in Cina. Insieme al profilo del consumatore, anche il significato attribuito al lusso è cambiato. Gli acquirenti della GenZ infatti ricercano prodotti, servizi ed esperienze che sappiano trasmettere i valori di sostenibilità e inclusività. Lo stile del lusso non è più connotato da ostentazione e opulenza ma, piuttosto, dal concetto di quiet luxury, che fa della sobria eleganza e dell’elevata qualità i suoi pilastri portanti. Il nuovo consumatore del lusso vuole acquistare meno ma meglio.
Dalla moda al food, dal design al settore dell’accoglienza, per intercettare il target del futuro è necessario offrire un plus di valore in termini di esperienza percepita, di qualità, di estetica e di valorizzazione dell’artigianalità. Tutto questo in una cornice fatta di sostenibilità e di attenzione al benessere.
Offrire lusso attraverso la tecnologia
Nell’offerta di un soggiorno estremamente confortevole e personalizzato, la tecnologia gioca un ruolo fondamentale. Essa, infatti, è in grado di supportare l’albergatore e il suo staff nell’erogazione di un’esperienza premium, in cui l’ospite non deve pensare a nulla se non a godersi il tempo che ha a disposizione. Esempio di questo è proprio l’automazione degli edifici: la building automation consente di creare ambienti personalizzati e al tempo stesso performanti, in cui suggestive scenografie luminose, movimentazione di ante e tende, temperature e accessi vengono orchestrati in armonia per garantire ambienti esteticamente unici e confortevoli, in grado di rispondere alle esigenze del viaggiatore senza che questo debba esplicitarle. I sistemi di automazione consentono anche l’ottimizzazione delle risorse energetiche, abbattendo l’impatto della struttura ricettiva sul territorio che la ospita e intercettando il bisogno di sostenibilità espresso dal target. Se la tecnologia si veste di design, allora l’alleanza con l’ospitalità di lusso si fa ancora più forte. Infatti, la cura dell’estetica e dei materiali di cui si compongono le interfacce utente sono elementi che consentono di aggiungere valore all’esperienza del viaggiatore, creando un senso di sofisticata continuità. La tecnologia si rende inoltre alleato del personale in hotel, sgravandolo dalle attività quotidiane più ripetitive e offrendogli il tempo per sviluppare la relazione con l’ospite, elevando la qualità percepita del servizio. È così che l’“Italian way of living” che tanto attrae i turisti alto spendenti di tutto il mondo trova una propria dimensione high-tech e riesce a inserirsi nell’immaginario del consumatore moderno come prodotto ambito e di categoria superiore.