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Onoranze Funebri Mombelli, Intervista a Giorgio Mombelli

Marzo 22, 2019 Tempo di lettura: 4 minuti
Argomenti: Case history

Quali erano le necessità e i bisogni che l’hanno spinta a chiedere l’intervento di Microdevice nel 2011?

Giorgio Mombelli:
Per prima cosa la necessità di evolvermi con la tecnologia dell’impianto, di guardare avanti e inoltre di avere un
sistema di gestione costruito su misura.

Mi sta dicendo che in quegli anni non si trovava nessun sistema che rispondesse alle sue necessità…

Giorgio Mombelli:
Esatto, perché gli altri sistemi erano “scatole chiuse”, senza la possibilità di essere personalizzate.

Mi può indicare quali sono state le necessità, che hanno richiesto uno sviluppo ad-hoc?

Giorgio Mombelli:
Ci sono state molte necessità particolari in questa struttura, per la quale Microdevice ci ha creato degli algoritmi
ad-hoc per la gestione della temperatura, il ricambio dell’aria, il recupero di aria calda e fredda e il risparmio
energetico della casa del commiato. C’era anche la necessità di soddisfare la legislazione vigente in questo settore,
che ci richiede di avere nelle camere ardenti i 18° e i 15 volumi di ricambio aria l’ora.Sembra una cosa semplice, ma
non lo è, perché quando nella stanza sono presenti cinquanta persone, la temperatura si alza e l’impianto deve essere
molto veloce nella risposta per riportare l’ambiente alla temperatura giusta, senza che le persone ne percepiscano lo
sbalzo. Questo non è possibile con gli altri sistemi, perché gli impianti di climatizzazione ragionano per “aria calda”
e “aria fredda”, mentre noi misceliamo l’aria, interfacciando il Sistema H-Supervisor con l’U.T.A. per miscelare l’aria
e mantenerla alla stessa temperatura senza sbalzi. Abbiamo impostato uno scostamento di 2° e appena viene superato, il
Sistema provvede velocemente a riportare la temperatura corretta.
Se d’inverno si ha bisogno di abbassare la temperatura perché nell’ambiente si sono superati i 18°, il Sistema non
accende il frigo ma utilizza l’aria fredda esterna, questo naturalmente porta ad un notevole risparmio energetico.La
particolarità è che avendo un’unica U.T.A., riusciamo comunque ad attivare una stanza per volta, dove c’è il reale
bisogno, o gestire tutte le stanze contemporaneamente con esigenze differenti.

Mi ha parlato anche di privacy, che va garantita alle famiglie in visita.

Giorgio Mombelli:
Si, esatto, l’altra necessità che si è presentata è stata quella di dare una maggiore privacy alle famiglie, dando la
possibilità di accedere in autonomia ad ingressi privati, tramite una Card personale.

Tutte le stanze sono state realizzate con un lettore di card all’ingresso riservato, in modo da permettere ai parenti di
non incontrare altre persone, se non i familiari e i conoscenti che partecipano alla veglia.
La struttura è aperta dalle 8,00 alle 21,00, e dopo quell’ora chi ha la necessità può entrare con la sua Card che apre
anche il cancello principale e rimanere nelle stanze riservate all’interno della struttura.

Quali sono i vantaggi che ha maggiormente percepito lei ed i suoi clienti con l’utilizzo del
Sistema H-Supervisor?

Giorgio Mombelli:
Il cliente senz’altro vive una situazione di comfort, dovuta principalmente alla temperatura sempre stabile durante
tutte le ore di permanenza e, se pensa che ogni 4 minuti c’è un ricambio d’aria all’interno dell’intera struttura, può
immaginare che questo comfort è garantito a tutti, dai clienti ai dipendenti. Inoltre, nelle camere ardenti c’è una cura
attenta e puntuale della profumazione che, in automatico e ad orari prestabiliti, viene rilasciata negli ambienti
tramite il Sistema H-Supervisor.
I vantaggi che percepisco io sono dovuti alla flessibilità del Sistema che mi permette tutte le regolazioni possibili,
dalla temperatura, ai turni, alle luci e gli accessi, senza aver bisogno di interventi esterni.

Consiglierebbe ad altri imprenditori questo Sistema di Building Automation?

Giorgio Mombelli:
Ovviamente si, anche perché so che è il sistema più completo e flessibile attualmente sul mercato. Gli altri Sistemi
sono una scatola chiusa, mentre con H-Supervisor la scatola la personalizzi e la implementi nel tempo in base alle
esigenze.

Per quanto riguarda la sicurezza, in che modo le è stato d’aiuto il Sistema di Microdevice?

Giorgio Mombelli:
Di norma l’antifurto è acceso o è spento per tutta la struttura. Invece con l’interfacciamento di
H-Supervisor e il nostro sistema d’antifurto è possibile, quando la Card del cliente è inserita, disattivare
solo quell’ambiente, lasciando attivo l’antifurto nelle altre aree. Quando il cliente esce, estrae la sua
Card per aprire il cancello e automaticamente l’antifurto viene ripristinato in tutto l’edificio.

Oggi implementerebbe il Sistema H-Supervisor?

Giorgio Mombelli:
Dopo sei anni mi piacerebbe sostituire i pannelli di comando attuali con le nuove linee, tra l’altro senza
la necessità di modificare nient’altro proprio perché il Sistema me lo permette, garantendomi inoltre
funzionamento e stabilità nel tempo, senza scadenza e obsolescenza.

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